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Aslacus, in latino, il gambero di fiume, "Aσταχος, in greco, il gambero marino, l'astice.
Nel 1978 ci venne segnalata l'imprevista cattura di piccoli astici in un canale della Palude di Poitiers. Il pescatore, che conosceva il nostro interesse per i crostacei aveva avuto cura di conservarne uno vivo per farcelo vedere, Si trattava, senza dubbio possibile, di un magnifico esemplare di gambero americano della specie Orconectes limosus, apparentemente ben adattato all'ambiente eurialino dei canali della Vandea.
Questo dimostra quanto il gambero sia poco conosciuto. CellO se ne conosce il nome e la forma, ma come animale lo si conosce assai poco: dai libri di storia naturale? Dalle figure? Sicuramente assai di più dai vivai dei supennercati.
Solo una minoranza ha il privilegio di pescarne nelle regioni in cui questa specie abbonda ancora e di conoscerla «fisicamente». Come lutto ciò che è poco conosciuto, il gambero ha un carattere un po' mitico, accresciuto dal fatto che è diventato raro.
Si sa che i francesi disprezzano il gambero americano perché vive in acque torbide, un po' sporche. Per i francesi infatti il gambero di fiume è il simbolo dell'acqua pura, dell' acqua limpida, dell'acqua fresca. Nell'acqua torbida dei canali non può trattarsi che di un astice. Nelle acque chiare dei bracci morti dei fiuoù delle Antille il disprezzo s'inverte: si dirà «gambero» indicando in realtà un animale del tutto diverso, un «Camarom}, cioè un grosso gamberetto d'acqua dolce.
Il gambero non è sfuggito alle preoccupazioni ecologiche dei nostri giorni. In quanto vittima, partecipa alla lotta contro l'inquinamento delle acque e contro l'inquinamento dell'aria. Come il salmone, il gambero è il simbolo del disinquinamento delle acque intese come ambiente naturale; l'quando il salmone muore, l'uomo è in pericolo» recita un manifesto divenuto celebre: si potrebbe dire lo stesso per il gambero di fiume.